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📚 Non compro più libri o quasi... Sebbene cont

📚 Non compro più libri o quasi...
Sebbene continui a comprare libri (di solito correlati ad Alice) ho quasi del tutto smesso di acquistare le nuove uscite. Faccio delle piccole eccezioni. Da inizio 2024 ho recuperato giusto cinque o sei volumi in libreria e due usati (non potete capire che mercato c’è sulle nuove uscite su vinted e libraccio). Di solito sono acquisti mirati: non seguo più i consigli, le recensioni o le classifiche. Sono libri di autori che già conosco e di cui ho letto libri, che mi hanno lasciato qualcosa e che spero di leggere presto.
Le scoperte e gli acquisti di “pancia” li lascio alle fiere, dove spesso scopro davvero qualcosa di unico, Trovo che siano diventate uno dei pochissimi luoghi dove fare autentico shopping letterario. Capiamoci, le librerie (soprattutto quelle di catena) hanno sempre i soliti libri. Quindi nelle fiere mi lascio affascinare dalla scoperta di piccole e medie case editrici. Le poche librerie indipendenti che sopravvivono sono fuori dalla mia portata (spesso sono in zone di Milano che non frequento).
Ho qualcosa come 5000 libri, magari prima di comprare qualcosa è meglio sfoltire l’infinita TBR composta dalle pile di volumi in tutta la casa...

Delicato l'equilibrio sta per tornare... No, nient

Delicato l'equilibrio sta per tornare...
No, niente seguito. Semplicemente tornerà in una nuova veste, editato da @gioiadb .Punto.
Per ora non ho altro da aggiungere (potete leggere anche il post del blog).
Arriveranno nuovi aggiornamenti presto.
Nel frattempo questo è un primo passo per tornare a scrivere anche se, la pace con la parola scritta, non l'ho ancora trovata.
Le foto di questo post vengono dalla copia che aveva girato l’Italia grazie a @libri_itineranti (un progetto bellissimo che consiglio a tutti i lettori). @francesca.ostili me la rese a fine viaggio. Ebbene Francesca, ti avevo promesso di recuperare una copia di Delicato: ecco con questa nuova edizione la primissima copia che avrò tra le mani sarà tua!

📚 Leggere manga grazie alla biblioteca. Sono to

📚 Leggere manga grazie alla biblioteca.
Sono tornata a leggere manga. Con me anche il mio compagno, però non come una volta. La mia casella in fumetteria contava decine di titoli che ogni settimana andavo a ritirare. Oggi, un po' per povertà, e un po' anche alle varie sole ricevute da alcune storie, ho deciso di leggere alcuni titoli (sopratutto quelli che non mi convincono) attraverso il sistema bibliotecario. Quello della Brianza (controllate anche le vostre se non fanno parte di questo circolo se abitate tra Monza e Como) è ben fornito di albi, anche di serie in corso.

Così sto leggendo "L'attacco dei giganti", di cui non ho apprezzato molto l'anime ed ero curiosa di conoscere il manga da cui è ispirato.
Mi fa specie aver iniziato questa lettura così. Con i libri non lo farei mai, perché ho avuto una bruttissima esperienza con un libro che poi non sono più riuscita a trovare. Eppure, un po' spinta dal mio compagno, un poco dalla curiosità di leggere un manga che non comprerei mai, mi sono spinta a provare quest'esperienza: leggere fumetti aspettando "al buio" che arrivino. Non sempre sono disponibili sugli scaffali nell'immediato, bisogna prenotare e ci sono delle code da rispettare.

A favore di ciò c'è che forse non comprerò mai questa serie, perché non mi sta convincendo del tutto. Però posso dire di averla letta e avere una mia opinione soprattutto su una storia così acclamata.

Posta dall'Australia! 🐨 In questi giorni super

Posta dall'Australia! 🐨
In questi giorni super incasinati, dove il confine tra lavoro e vita privata non esiste e sto iniziando a dissolvermi (forse scherzo), è arrivato un bellissimo pacco. Considerate che ne sono successe a questo pacco e doveva arrivare prima di Natale. Finalmente (a orari improbabili giovedì notte) ho scoperto gli splendidi doni che @petals_petals1 mi ha mandato.

Prima di elencare e vedere i dettagli di questa immensità di doni, vi dico che Petal è una gentile signora Australiana (e Madame Ziva è la sua gatta) appassionata come me di Alice. Ho avuto la fortuna di conoscerla tramite @semperluxus . I suoi lavori sartoriali sono autentici capolavori, lei stessa ha vinto vari premi in Australia.
Ma vediamo cosa ho ricevuto:
• Tè, montagne di tè. Pensavo solo gli americani facessero formati XXL, invece ecco che il mercato australiano non è da meno!
• Per accompagnare tutta questa abbondanza di teina, due dolcietti tipici: i biscotti Tim Tam (che dalla regia mi dicono essere molto particolari, devo trovare 2 minuti per assaggiarli) e i Koala al caramello.
• Una tazzina di fine ottocento finemente dipinta. Questa finirà nella libreria, a decorare la mia collezione.
• Un libro australiano. L'anno scorso si è tenuta una bellissima esposizione su Alice, non potevo farmi sfuggire il catalogo.

Infine loro, i lavori di Petal: una trapunta, una borsa e una pochette.
• Comincio dalla borsa perché è un lavoro (oltre che fatto bene) che ha dettagli davvero speciali. Mi fa anche capire come lei lavori: ha sfruttato anche quella che in italiano chiamiamo "cimosa" ergo la bordatura del filato che solitamente viene scartata. Usarlo significa non fare scarti e, in questo momento, usarne parte per decorare una borsa è davvero una scelta molto green e importante.
• La pochette, vorrei tanto tenerla per sempre nella sua borsa da riposo (ogni pezzo è stato inserito in una borsa di tela per conservarlo), ma la realtà è che da tempo avevo bisogno di una piccola borsa per portare vario materiale alle fiere. Quindi la vedrete presto in giro per l'Italia.
• Infine, la trapunta. ***Continua nel primo commento***

Ho dovuto combattere per avere una libreria. Mi ri

Ho dovuto combattere per avere una libreria.
Mi ricordo che avevamo la possibilità di qualche scaffale, ma solo perchè contenesse i testi di scuola e fosse parte della scrivania.
I libri o i fumetti, che erano considerati qualcosa di non necessario ai fini dello studio, non potevano avere una libreria. Sarebbe stato spazio sprecato e da pulire.
Forse sono un po' melodrammatica nel raccontarvi quegli anni bui, ma fidatevi, ho dovuto combattere per avere la mia prima libreria. E non era una Billy! Ho ancora quel mobile, sempre made in @ikeaitalia , in ogni trasloco della mia vita ho cercato di portarlo con me. Oggi è il mio scaffale adibito a "gatti & lavanderia".
La mia "prima" Billy è stato un dono di @gattanisana che per un cambio di spazi in casa mi cedette tre (e dico TRE!) versioni vintage, che furono prontamente riempite in pochi mesi.
Oggi, dopo tanti anni di sogni, ho comprato le mie prime Billy! No, non ho cambiato casa e non ho potuto buttare i mobili del proprietario dell'appartamento in cui sto in affitto (e che mi portano via tanto spazio), ma ho trovato il giusto incastro per realizzare questo piccolo obbiettivo che sogno da tanto tempo.
Ovviamente i suoi scaffali sono già stati riempiti dalla mia collezione @chimerainwonderland , (quindi ne servirebbero altre, ma servirebbe pure una casa adatta al mio progetto, ma questo non è risolvibile per ora).
Grazie ancora a @stefania_siano e @ladyeiry che hanno assistito al delirio per poter recuperare questa libreria. E ovviamente a @psydis per il montaggio e riempimento congiunto.

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