Di come mi sono trovata al Fri19 ho già ampiamente parlato nel precedente articolo, quello che manca ora sono i numerosi acquisti fatti. Di fronte alla lista di autori, che mi sembrava infinita, mi sono resa conto di non conoscerne molti; sono stata assalita dal dubbio che “non ci fosse nulla” da comprare, ma per esserne sicura ho fatto una pazzia delle mie: ho controllato la produzione di ogni autore! Ebbene sì, tra nomi grandi o piccoli ho fatto passare l’intera lista di libri editi per capire cosa avrei potuto trovare in fiera, come già faccio per il Salone del Libro, questa volta però senza segnarmi i titoli veri e propri: ho preso nota degli autori e dei generi da loro proposti. Una volta in fiera ho dato la priorità a nomi e editori di cui non avevo nulla in libreria: è facile comprare i libri di un autore che già si conosce o di cui si apprezza la produzione, invece ho voluto che il budget per il Fri19 fosse investito per scoprire nuove storie. Non volevo andare a colpo sicuro, semmai lasciarmi affascinare dalle cover e dalle personalità degli autori (le sinossi vi confesso le avevo già controllate mentre facevo la ricerca per prepararmi).
Cominciamo con il mio primo e grande amore: il Paranormal Romance; mi permetto di includere in questa categoria anche un paio di volumi fantasy.
È incredibile come troppo spesso il fantastico (con una forte connotazione romantica) sia da considerarsi meno “vendibile” rispetto al romanzo rosa, eppure tra gli autori presenti ce n’erano parecchi votati a questo genere. Tra i primi che sono finiti nel mio “carrello” troviamo la duologia “Il destino della rosa blu” di Alexandra Rose. Ciò che mi ha spinto a comprare a colpo sicuro sono state le parole di Thomas Dri all’incontro a porte chiuse: annunciando questa autrice tra le prossime uscite del loro catalogo, ne ha parlato come di una scrittrice con uno stile delicato. Quindi, nel’attesa che esca il suo romance per Dri Editore, sono andata ad accaparrarmi questi due volumi per scoprire appunto questa nuova perla che sembra promettere molto bene.
Come vi dicevo mi sono lasciata davvero trascinare dalle storie e dalle autrici presenti, il secondo libro comprato è “La stirpe dell’Angelo” di Lucia Cantoni che nemmeno conoscevo prima del festival e che ora mi intriga parecchio; finisce subito tra le prossime letture.
Tutt’altra storia è invece “Per l’eternità” di Sara Pellizzari edito Queen Edizioni: questo volume lo adocchiavo da tempo, sia per scoprire questa nuova casa editrice, sia perché cover e trama mi attiravano moltissimo. Quando poi ho scoperto che questa autrice era di origini bresciane non ho potuto resistere. Insieme ad esso ho ricevuto un grazioso omaggio che utilizzerò anche per fare le foto a questo libro non appena lo leggerò.
Ultimo acquisto “fantastico” è targato Linda Bertasi (il cui nome comparirà anche tra gli storici) con il suo “L’erede di Tahira”. Sebbene abbia sentito parlare molto di questa autrice, non ho mai letto nulla; quindi ne ho approfittato subito con questo volume con ambientazione italiana e una spruzzatina di Antico Egitto che non guasta mai.
Prima di passare allo storico, una menzione speciale: la Dri Editore a fine incontro ci ha donato un po’ di volumi omaggio e tra questi (oltre a quello di Paola de Pizzol che già avevo e mi sono premurata di regalare la copia ai miei nipoti) ho con grande sorpresa trovato un urban fantasy per ragazzi di Fabiana Redivo “Lo spadone rubato”. Sul momento non lo avevo visto altrimenti glielo avrei fatto autografare. Mi fa piacere trovare un titolo come questo rivolto ai giovani lettori: essi sono il futuro e se imparano a leggere buone storie, continueranno a farlo anche da adulti.
Nei periodi meno allegri c’è un genere che leggo come se non ci fosse un domani: il romance storico. Lo confesso, niente mi tira su di morale come un buon romanzo lontano nel passato.
Per questa categoria di acquisti partiamo da un editore; Literary Romance aveva diversi volumi interessanti e mi sono buttata su due titoli che spesso mi ritrovo a cercare su amazon: mi riferisco a “La debuttante dell’Essex” di Romina Angelici (mi spiace non fosse presente) e “La stagione dei narcisi” di Scarlett Douglas Scott; sono due volumi piuttosto contenuti nelle loro duecento pagine, ma ho voluto approfittarme e comprarli per conoscere questo editore, togliendomi finalmente lo sfizio.
Si torna a Linda Bertasi e questa volta è stato un acquisto fatto d’impulso. Mentre pagavo l’altro volume, ho dato un occhio alla sinossi di “Il respiro dei ricordi” (mi pare che una lettrice lì accanto si sia lasciata sfuggire “Quello è bellissimo!”) e non ho resistito; come si può quando l’ambientazione è la Cornovaglia?
Se avete letto il primo articolo legato al Fri certamente sapete che sono stata da Adele Vieri Castellano per gli autografi e, visto che mi mancava un volume alla saga di Roma, ne ho approfittato recuperando anche “Il leone di Roma” che non vedo l’ora di leggere.
Lo sapete che amo le trilogie, se poi sono contenute in un volume singolo non posso resistere: è accaduto questo con “Lontano da noi” di Teresa di Gaetano la quale racchiude la storia dei conti di Barrow. Lo puntavo da molto. In coppia ho anche ricevuto l’anteprima del quarto volume “Un lungo inverno a Greeley Fort”.
Infine, per lo storico, abbiamo un gioiellino: piccolo nel formato ma che promette molto bene. Mi riferisco a “Kaijin – L’ombra di cenere” di Linda Lercari, una storia ambientata in Giappone nel periodo Kamakura e, grazie alla quale, ho conosciuto con piacere l’autrice gentilissima e disponibilissima a parlare. Sono questi incontri che mi fanno felice, il mondo dei libri è così ampio che non si smette mai di trovare nuove amicizie e scoprire storie appassionanti.
Infine gli ultimi tre e soli titoli di puro romance. In lista tra gli acquisti ce ne erano solamente due, il primo era “Bonus track” di Elle Eloise che sta portando avanti la sua splendida saga “How to disappear completely” in self con grafica e contenuti nuovi. Il primo tra gli inediti (soprattutto nel formato cartaceo) è proprio questo volume che non vedo l’ora di leggere. Questa autrice scrive divinamente e le sue storie distruggono l’anima come solo Colleen Hoover sa fare.
L’altro in lista era “Audace” di Anna G. Cercando i libri ero rimasta affascinata dal personaggio di Nina, descritto appunto nella sinossi. Quindi senza sapere chi fosse l’autrice o come scrivesse l’ho comprato con la curiosità di scoprire questo circo (ambientazione che ultimamente mi ispira parecchio).
Infine il libro che non era imprevisto, e probabilmente Angela D’Angelo ancora mi maledice per come sia andata; sto parlando di “Enemy Game – A letto con il nemico”: seduta accanto ad Angela, parlo di un paio di progetti futuri in cui vorrei coinvolgerla. La vedo vendere e firmare decine di libri fino a quando rimangono davvero poche copie, si avvicina Virgina de Winter (lei fa parte del mio pantheon personale composto da autori che sanno scrivere come autentiche divinità). Angela e Virginia si conoscono e si leggono, e galeotta fu la quarta di copertina del libro di Angela che riporta appunto un commento di Virginia. Insomma questo libro lo devo avere e quando scopro che è pure innamorata di un altro libro di cui Angela ha terminato tutte le copie non mi faccio ripetere due volte il consiglio, compro subito enemy games (e metto nel carrello amazon l’altro).
Questo FRI è stato un evento costosissimo, ma che mi ha fatto molto felice. Esco da un periodo buio della mia scrittura, pensavo di restare da sola a fissare grandi e piccoli nomi vendersi, invece mi sono confrontata con tanti autori, ho scoperto che è un piccolo mondo fatto da grandi donne e anche da uomini. Ho sentito in troppi definire questo evento come la brutta copia del Rare, invece qui ho trovato editori che ci credono, gente che scrive e cerca di farlo per lavoro e non solo perché ha la passione. Lo dimostrano i gadget, le caramelle (in foto non le vedete, sono già state divorate), volantini e segnalibri, un tripudio di colore che il mondo non riesce a vedere tra le pagine in bianco e nero dei romanzi.
La mia speranza è di scrivere e farlo bene, e un giorno essere a uno di quei tavoli a vendere le mie storie … soprattutto per vedere quanto i lettori le abbiano apprezzate.