Tirando le somme sono arrivata a leggere ben 63 volumi. Non è un cattivo risultato, ma vi confesso che potevo fare di più. C’è da dire che ci sono stati periodi di magra, come a inizio anno, dove mi ero presa i miei tempi per leggere, ma anche la situazione che stavo vivendo non mi permetteva di godere della lettura appieno. Anche tra fine ottobre e novembre, per colpa del Covid, ho preso la distanza da molti libri perché ero nauseata dalle storie, per un attimo ho iniziato a odiare tutti i libri che avevo in casa. Questa pandemia mi aveva fatto perdere il baricentro della mia vita, arrivando in un momento che volevo dedicare a me stessa, portandomi via la libertà di scrivere, perché per un mese, a parte l’isolamento, ho vissuto senza stimoli e forze.
Cominciamo dagli editori. Il meglio di questo 2020 secondo me arriva da due molto diversi e di cui ho letto poco, eppure quel tanto che basta a farmi capire che vanno consigliati a tutti. Il primo è Carbonio Editore con cui ho collaborato, ma di cui sto puntando altri due o tre titoli da comprare per leggerli nel 2021. Non è un catalogo frivolo il loro, i testi che ho letto mi hanno dato una chiara visione sulla profonda ricerca e cura dei loro testi, facendomi scoprire anche autrici che meriterebbero molto più spazio nelle librerie italiane, come Jill Dawson. Se cercate qualcosa di serio con cui aprire il 2021, guardate i loro libri, se comincerete con Carbonio sono sicura che l’anno partirà con la marcia giusta.
Il secondo editore è Tunué: non ho letto libri, mi sono soffermata sulle loro graphic novel e vi confesso che probabilmente tenterò anche la parte letteraria delle loro pubblicazioni. Mi sono dedicata unicamente ai lavori di Tony Sandoval, ma non me ne vogliate, amo troppo questo artista. Lo avrete capito dalle mie recensioni sulle sue opere. Il plauso è da condividere anche con l’editore che, non solo lo ha portato in Italia, ma ha anche saputo fornirgli il formato e i materiali più adatti per esaltare le sue opere.
Stranamente ho letto anche libri per ragazzi e giovani lettori. L’ho fatto principalmente perché era uscito “La signora Frisby e il segreto del Nimh”, che ha dato una nuova sfaccettatura a una delle storia più importanti legate alla mia infanzia e, sempre per rimanere in tema topolini, ho letto (e vi consiglio) “Factory”. La narrativa per piccoli mi è sempre apparsa come scialba e priva di spessore, eppure questi due libri mi hanno dimostrato che può essere anche profonda e concreta. Forse è il caso di dare una seconda possibilità a quel lato delle librerie che sembrano essere ben rifornite, ma che gli adulti non leggono.
Passiamo a parlare di generi. Guardando le mie letture spicca il romance. Grazie a questo genere ho ripreso a leggere durante il covid e lo devo a “Un’estate da ricordare”, un romance storico prequel di una serie che sto leggendo senza troppo impegno, recuperando ogni tanto i volumi che la compongono. Tra le eccellenze del genere però abbiamo anche “Condannati” di Jane Harvey Berrick, che finalmente è tradotta al meglio per i lettori italiani, e che emoziona con le sue storie uniche e che parlano di rivincita e rinascita. Altro titolo da citare “Come petali di Ciliegio”, un caso editoriale che da self è arrivato alla grande editoria dimostrando, ancora una volta, che se scrivi bene prima o poi un buon editore verrà a bussare alla tua porta. Infine il meglio di questo genere, “Pâtisserie Française – Macarons in cerca d’amore” di Margherita Fray. Si è rivelata la lettura migliore in questo genere: frizzante, ironico, spensierato, è stata la lettura che ho consigliato di più, tanto da farlo leggere anche alle mie colleghe in ufficio durante gli ultimi mesi di lockdown questa primavera. Se (sul serio?) non lo avete ancora letto, vi consiglio di recuperarlo; questa autrice ha la stoffa per scrivere e mi auguro di leggere molto altro nel 2021!
Altro genere di cui non avevo mai parlato sul blog sono le graphic novel e fumetti. Mi sembra giusto dare spazio anche al meglio di questa categoria. Il meglio è formato da un trittico molto vario eppure armonioso. Partiamo con “Heartstopper”. C’era bisogno di questa storia, servivano le sue vignette ironiche e eppure ricche di emozioni. “Watersnakes” è il secondo titolo, ci porta la delicatezza di un tratto unico con la spensieratezza di storie che sembrano rivolte a un giovane pubblico, ma con tematiche forti a volte splatter. Infine quello che per me è stato il meglio per questa categoria: “Cheshier Crossing“… ok forse sono un filino di parte perché c’è Alice, ma mi è piaciuta moltissimo e mi sento di consigliarla a chi ama i crossover, e se ve lo dice una che non ne leggerebbe, fidatevi significa che merita.
Mi sono dilungata abbastanza direi che teniamo per la seconda parte il Fantasy, la Distopia e soprattutto il meglio del meglio.