Settembre è arrivato e con lui la certezza che anche quest’anno ho aggiunto una nuova candelina sulla mia torta di compleanno. No, non confesserò qui la mia età, vi toccherà fare i calcoli con la mia data di nascita che trovate nella mia biografia (non perché mi turbi invecchiare, ma semplicemente se volete sapere i miei anni, fate voi i conti).
Come ogni anno mi sono fatta delle “scatole di libri”, quest’anno meno piene dei precedenti, ma posso dirvi che ne parlerò sul blog e sul proflio instagram. Eppure ci sono delle cose che sono proprio sicura quest’anno non riceverò (salvo che qualcuno non prenda appunti da questa mia lista). Si tratta di piccoli (ma in fondo anche enormi) sfizi, a volte sono autentici capricci, altre ancora le vorrei comprare da tempo, ma non ho mai avuto la possibilità. Insomma se pensate di farmi un regalo questo è quello che vorrei ricevere.
Scheletro 1:1
Sì, uno scheletro a dimensioni reali. No, non quelle carnevalate in stile Halloween, parlo proprio di quei modelli anatomici tipici dei laboratori di scienze che si vedono nelle serie tv. Perfino Amazon ne ha qualcuno a catalogo, anche se non mi fido al 100% sulla fedeltà anatomica delle varie ossa.
Basta però con il cincischiare, vi starete chiedendo perché e a cosa mi serva uno scheletro in scala 1:1 e soprattutto il più reale possibile. Mi serve per scrivere. Lo giuro, so che state ridendo di me, ma la mia ultima storia ha un protagonista particolare e mi serve uno scheletro per controllare una serie di situazioni. A questo poi si aggiunge anche che ho un bisogno infinito di selfie con lo scheletro che non potete capire.
E-Reader
Ultimamente, per le collaborazioni, sto leggendo in digitale. Sarebbe quindi comodo avere un dispositivo per leggere (di solito uso la app kindle sul cellulare). E allora perché non me lo compro da sola? La risposta è che ho paura di dover dare spiegazioni a tutti i libri che ho in casa; mi immagino il loro sdegno, e soprattutto il breve trafiletto che parla di una giovane donna morta schiacciata dalle pile di libri di casa… Insomma se deve entrate in casa mia un e-reader che lo faccia facendomi passare come innocente davanti a tutti i miei libri.
Due libri particolarmente costosi…
Ci sono due grandi collezioni di libri in casa mia (oddio con quella della moda sarebbero tre, ma soffermiamoci su quelle che prime sono nate), la prima è quella su “Alice nel paese delle meraviglie”, la seconda è quella sugli Zar… di quest’ultima non ho mai parlato e prometto di fare ammenda, in ogni caso per ognuna di esse c’è almeno un libro impossibile, uno di quelli che costano un rene.
Per la collezione di Alice quello impossibile è l’edizione del 150° anniversario realizzato con il contributo di Vivienne Westwood, quando è disponibile negli store on-line ha un prezzo proibitivo che si aggira intorno i 75€ fino ad arrivare al 155€. Non so nemmeno come sia all’interno, ma mi manca e quindi lo vorrei tantissimo.
Mentre per gli Zar si tratta invece si tratta di un libro abbastanza “economico” a paragone, con i suoi 69€ (prezzo di copertina, ma è una seconda edizione quindi ci sta che abbia ancora un prezzo accettabile) “Jewels of the Romanovs” racchiude una delle raccolte più complete dei preziosi legati alla nobiltà Russa.
Insomma sono due libricini che vorrei tanto avere…
Intuiti, Fabula e Cicero
Chi mi conosce sa che sono sempre alla ricerca di manuali sulla scrittura. Quando si tratta di narratologia sono molto insicura; se posso racimolare strumenti che possano aiutarmi e darmi quelle basi che sento mancare, quando si tratta di storie e strutture, sono ben lieta di investire il mio denaro. Quindi sarebbe davvero bello ricevere un regalo a tema. Quest’anno ho scoperto le carte Intuiti, Fabula e Cicero, degli strumenti molto alternativi per lavorare sui proprio testi. Mi piacerebbe davvero molto sperimentarli.
Un posto chiamato casa
Prima del Covid avevamo messo in cantiere la parola Casa. Non era fatta, però era una di quelle cose quasi concrete, bastavano un paio di firme e il capitolo era chiuso. A questo sarebbero certamente seguite altre due bellissime parole: matrimonio, famiglia. Invece dopo 10 anni, siamo al punto di partenza o quasi. Per ora dobbiamo rimandare ancora. Per il mio compleanno non voglio i soldi per pagarmi la villa dei miei sogni (ma se li avete e me li volete mandare non mi offendo), non voglio l’occasione giusta, ne la location perfetta. Voglio solo un segno. Non mi sono mai sentita nel posto giusto, vorrei solo che per una volta lo Stregatto parlasse chiaro dandomi la direzione da seguire per iniziare a costruire un luogo tutto nostro dove mettere le basi di un noi, dove posso avere tutti i miei libri, e una scrivania dove scrivere la notte fonda. Una stanza tutta per me.
Spero che questa mia lista vi abbia fatto sorridere. Non so se farò una festa o riceverò dei regali, però quello che è certo è che ci tenevo a condividere con voi questa piccola lista.
Vi aspetto per scoprire le mie scatole di libri di compleanno.