Né a Dio né al Diavolo
Cosa succederebbe davvero se incontraste un vampiro? Se vi dicesse, “Buongiorno,mi chiamo Lucifero e sono un vampiro”, voi come reagireste? Ecco questa è una storia in cui i vampiri non dovrebbero esistere fuori dai libri e film, eppure qualcuno ha la (s)fortuna di incontrarli. Un romanzo che porta il fantastico nella vita di amanti della musica metal e di D&D: non siamo in un libro per ragazzine e, quando si parla di sangue e di dolore, questi sono veri. Tom e Ivan, i protagonisti, saranno costretti a scontrarsi con il fatto che i vampiri non solo esistono, ma fanno davvero paura.
Leggendo le prime pagine di questo libro, mi sono resa conto di quanto siano diversi il paranormal romance e l’urban fantasy classico e puro. Già, perché quando leggi montagne di romanzi che usano l’elemento fantasy come componente quasi folkloristica e non come base di tutto, ritrovarsi tra le mani un libro diverso suona quasi come una lettura difficile. Questo libro non è come gli altri, non è una storia gonfiata che “fa figo”. No, è una storia ben scritta, che si prende i suoi tempi per portarvi a Biveno, per farvi conoscere i personaggi e le situazioni. Insomma, roba per gente che il genere lo mastica e per lettori che vogliono leggere qualcosa di serio con un elemento fantastico. Niente vampiri luccicanti, niente influenze di sottogeneri, niente Stokerismi o altro, solo vampiri.
È così che si scrive un vero urban fantasy: senza fronzoli, senza citazioni. senza dover tirare in campo altro. Lo so che non è quello che mediamente gli editori ci propongono, ma non per questo ha meno valore del resto.
Parliamo di vampiri. Chi mi segue sa che ho un certo numero di romanzi del genere sulle spalle e di solito non me ne lascio sfuggire se posso. Quindi vediamo dove collocare questi nuovi arrivati: partiamo con il presupposto che sono piuttosto classici e poco romantici. Hanno un loro fascino e non brillano (lo so che sono solo quelli di Twilight a farlo, ma è sempre meglio ribadire e festeggiare del fatto che non siano simili), non si trasformano in nebbia, non mutano in forma di pipistrello e non provocano piacere mentre prendono il sangue dalle loro prede. Insomma, sono tipi cazzuti, che temono la luce, ma possono vivere anche di giorno; hanno forza, sensi accurati e un passato che è il punto di forza della storia.
I personaggi si snodano in due tempi narrativi, quello del presente dove Tom scopre che Lucifero non è solo un tipo semplicemente goth che si spaccia per vampiro, e quello del passato dove scopriamo come Lucifero sia rinato vampirpo.
Vampiri senza amore quindi? No, volendo ci potrete trovare parecchie ship anche per chi ama i romance. Aislinn si conferma l’autrice italiana che ha sempre fatto sentire la sua voce con libri diversi e fuori dai soliti schemi.
Come ultimo appunto vi dico che la storia finisce, ma l’autrice ha scritto altri due volumi legati a questo romanzo: fidatevi, non vi fermerete al primo.
Ideale per chi cerca qualcosa di ben scritto legato ai vampiri. Una storia in cui l’unica pecca è che Biveno è inventata, perché vi giuro ci vorreste vivere anche voi!