Erich e la Città di Sale

Recensione Erich e la Città di Sale di Gaia Verzegnassi

Se esiste la perfezione, questa è certamente lontana dal nostro giardino, quello del vicino è sempre più verde, non importa cosa ci sia alle spalle di tutta quella bellezza, in quanto tale va goduta, non si può rimanere e negare la sua esistenza. A volte serve toccare con mano per capire quanto poco ci sia di perfetto in ciò che non conosciamo.

Attenzione questo libro è stato fornito da I.D.E.A. – Immagina Di Essere Altro.

Ie Ajn è una città da sogno che il nonno di Erich ha sempre descritto come un luogo speciale, unico e soprattutto l’incarnazione di giustizia. Un luogo dove gli uomini sono liberi, dove i criminali pagano il loro debito con la società perdendo la vita, su cui regna una regina che cela il suo volto ma che tutti venerano come fosse una divinità.

Il libro ha tutta la delicatezza di un esordio, a volte ingenuo a volte fresco come solo alcuni giovani autori sanno ancora sognare. Finalmente un fantasy in cui non c’è il viaggio dell’eroe classico, ma semmai un viaggio molto simile a quello che, ingenuamente, molti giovani compiono legando il desiderio di diventare davvero adulti al bisogno di trovare un nuovo luogo dove mettere radici, dove non si ha mai vissuto, reputandolo migliore a priori per sentito dire, perché diverso e quindi perfetto. Ecco questa è una avventura che racconta quanto nulla sia perfetto, che ogni cultura ha dei difetti e che l’utopia è sempre e solo irrealizzabile.

Ho trovato degli elementi davvero interessanti come gli immortali che vivono impalati sulle mura, in una eterna condanna o anche la regina velata che, nel finale, racconta una verità davvero difficile da accettare. Piccole chicche, come anche i bestiali di cui avrei voluto leggere di più nella storia, perché forse l’unica pecca è la mancanza di padronanza dello “show don’t tell” che spero l’autrice impari a padroneggiare perché le idee ci sono tutte per creare dei fantasy davvero coinvolgenti e soprattutto fuori dagli schemi.

Mi sento di consigliarlo a giovani lettori per viaggiare con la mente, ma anche imparare la morale di questo libro. Come sempre questo editore conferma l’amore per la gioventù letteraria del fantasy italiano e onestamente mi auguro non smettano di fare da nave scuola a questi autori che hanno grande potenziale.